Claudia Rossi: prometterla a tutti e non darla a nessuno

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La scrittrice ex modella racconta il mondo delle escort.

di Nina Mele

C’è la storia d’amore illogico, oscuro e sexy di una escort in carriera, e c’è una sorta di romanzo di formazione di una splendida ragazza approdata in una Milano spiccia nei ricatti e disperata nelle ambientazioni. Sono i due libri di Claudia Rossi, un caso raro di protagonista (con molte concessioni al romanzesco, naturalmente) e cronista-scrittrice. Claudia ha lavorato come modella per anni, conosce bosco e sottobosco della moda, dello stile, della grande bellezza meneghina: capitale morale di giorno, immoralismo forzato dall’apericena in poi. Dal 2007 ha ridotto l’attività di modella, e ha messo a frutto la sua passione per lo scrivere: era già l’autrice di testi “tecnici”, come guide turistiche; ha deciso di darsi anima e corpo all’autofiction.

Il primo libro della Rossi si chiama “Prometterla a tutti, non darla a nessuno” (Cairo editore). Come si intuisce dal titolo, dietro all’autobiografia c’è quasi la voglia di mettere insieme un vademecum sbarazzino per le donne in carriera all’ombra del Pirellone o sotto altre ombre. Diventare modelle in giovane età non è un pranzo di gala, è un’attività predatoria nella quale non è chiaro chi stia in alto e chi in basso nella catena alimentare. Il vecchio vizioso con le sue banconote, le sue promesse, e i suoi “Alzati la gonna” in una macchina dai finestrini appannati  è un classico, e anche, cinicamente ma realisticamente, un esemplare maschile da domare. Così come lo sono i maschi allupati che frequentano i locali dove Micol (è il nome della protagonista del libro) si esibisce come cubista: “Ma tu, intanto, rimani lassù, irraggiungibile con un sorriso fisso sulle labbra; sadica”. Sesso e potere, anzi sesso è potere. E la conclusione è anticompromesso: Prometterla a tutti, non darla a nessuno

Ma dopo il primo libro la Rossi ci ha preso gusto, e ha voluto spingere più in la il gioco dell’invenzione, del racconto. Sulla strada della letteratura a volte hard (tra l’altro è direttrice responsabile della rivista di racconti erotici Baciami). Ecco che in “Ti amo da mentire”, che sta per essere ripubblicato in ebook, glamour sesso (estremo), viaggi, lusso sono lo sfondo per una love story. Nell’epoca delle 50 sfumature la fenomenologia dei Baci Perugina è stata sostituita dal desiderio di testa che si fa scontro (non più incontro) di corpi, dallo scambio mercenario che (paradosso) che lascia uno spiraglio alla liason amorosa: “Ho cominciato così, con Ottavio. E mi è piaciuto” racconta Gloria, la protagonista del romanzo. A volte succede che la escort si innamori del cliente, come in un taxi driver al contrario.

 

10 Commenti

  1. di fatto ho avuto notizia di massa di ”escort” vergini : le produceva la Ford.automobili……!

  2. argomento molto ”tosto” per una che si è lanciata da modella per finire scrittrice (si fa per dire: se passi dall’edicola ce ne sono così tante che non ti conosce nessuno), prova a raccontarci della ”volpe e l’uva”, senza offesa.

  3. Abusi e stalking su entrambi i sessi nel mondo del lavoro
    Mi ricorda di due belle e brave ragazze, una era una mia collega e l’altra presso una Associazione che la prometteva a tutti solo per avere un lavoro, ma un giorno si sfogò come me di essere attaccata quotidianamente da questi più stro** tutti big del sistema, tanto che alla fine rinunciò al posto promesso e se ne andò. La mia collega cedette alle promesse accettando compromessi e si concedette a questi imbecilli manager amici di un Pm del Palazzaccio un gradino appena sotto Dio che usava il tintinnio di manette che, per fortuna tutti fuori dal sistema, ma come ovvio, esisterà altro sistema, forse peggio di prima che questi intoccabili abusano di queste persone. Dimenticavo la mia collega dopo anni di questa vita con abusi di droghe e umiliazioni un giorno la trovarono morta.
    Io la ricordo con piacere e, rivedo il suo sorriso e la gioia nel vedermi, io ero un amico sincero come lo ero di un’altra più scaltra e più furba che riuscì ad arrivare a Dirigente: queste sono le quote rose o non sarebbe meglio utilizzare indipendente quote maschi o femmine, ma più capace ed adatte a queste competenze nel mondo del lavoro?

  4. mi scusi se mi permetto..lei è un attimino anacronistica..oggi che siamo già nel futuro, e il libro di cui tratta è già un pezzo di storia, vige la regola:”..darla a tutti, non prometterla a nessuno..”

    • Hai ragione! Io nel mondo del lavoro da 7 anni e sempre come pr ne ho viste tante/i, purtroppo con leggerezza o scaltrezza per fare carriera usano questo sistema: ma come scrivo sotto ci sono altri/e che non ci stanno. Vincenzo

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