Il docufilm italiano che ha vinto il premio del Guggenheim Museum.
di Antonio Sergi
Da Palermo a New York: è il viaggio del successo per il racconto cinematografico “Pietra Pesante” di Davide Gambino. Non più la classica partenza della disperazione per gli USA, un tempo meta ambita di emigranti italiani, ma la marcia trionfale del regista siciliano che oggi, 6 marzo, ritirerà il premio “Young Italian Filmmaker 2013” per il miglior film/documentario nel panorama emergente della cinematografia nazionale, prestigioso riconoscimento della New York Film Academy del Guggenheim Museum, organizzato con l’Istituto Italiano di Cultura di New York in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri. In quella sede, verrà anche discusso “Il futuro del cinema Italiano a confronto con il contesto Internazionale”, testimonianza di come la cinematografia italiana sia ancora un modello anche oltreoceano.
Gambino, diplomato alla Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, racconta una sorta di decrescita felice che ha per protagonista lo scultore-pastore Lorenzo Reina (che interpreta se stesso). In “Pietra Pesante” emerge la coscienza culturale di Lorenzo, che da pastore si trasforma in artista assecondando l’innato dono posseduto, concentrando e mescolando natura e arte nelle campagne di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento. E’ raccontata, con una capacità evocativa e poetica di rara bellezza, la memoria della Sicilia, ricostruita con prospettive non convenzionali, che la rendono ideale romanzo sulla vita e sui conflitti che la correlano. Di Pasoliniana memoria, “Pietra Pesante” insegna come, oggi più che mai, sia fondamentale “disabituarsi ad applaudire la banalità e continuare l’atrocità del dubbio”, anche con espressioni dicotomiche apparentemente distanti, come appunto quella del pastore/artista.
Prodotto dalla Sede Sicilia del CSC e coadiuvato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Sicilia con la Sicilia Film Commission e il Comune di Palermo, “Pietra Pesante” appaga l’urgenza universale dell’uomo di rilevare la realtà originaria che appartiene a ognuno, scolpisce le regole morali, determinando le pratiche stesse della vita di tutti i giorni per fornire un’incantevole esegesi circa gli eventi del mondo fisico e metafisico, inevitabilmente elusi dall’analisi sistematica e conoscitiva. Per sognare attraverso la realtà.