Quando a fare il cast ci pensa Matteo Renzi.

5

È ancora troppo presto per dare un giudizio di merito al governo Renzi. Fra qualche mese ci ritorneremo su. Intanto apprezziamo la rottamazione di certi volti tristi che bazzicavano la sinistra. Una vera e propria operazione di recasting che affonda le proprie radice in Giorgio Gori, ex deus ex machina della comunicazione del neo premier. In occasione dello stanco cerimoniale del giuramento tutti i flash dei fotografi e gli obiettivi dei cameramen erano per le “quote rosa” del nuovo esecutivo: il fascino della Boschi, la maternità pronunciata della Madia, lo stile della Guidi e il portamento della Giannini. Più cliccate dell’ultimo video hot di Rihanna, più gossippate dell’intramontabile Belen.

Le hanno già ribattezzate le “donne” di Renzi. Perché il premier-sindaco è prima di tutto un grande comunicatore che, come già Silvio Berlusconi, sa bene quali sono gli ingredienti per bucare lo schermo. Ingredienti che probabilmente gli sono stati passati dallo stesso Gori che non a caso fu direttore di Canale 5. Come non è neanche un caso che qualche deputata piddì si sia già infastidita. “È una settimana che si è insediato il nuovo governo – ha scritto la bersaniana Alessandra Moretti – eppure l’attenzione di alcuni media sembra concentrarsi unicamente sui dettagli fisici delle neoministre”. Perché, poi, tutta questa acredine femminista! Uno dei meriti del premier-sindaco è sicuramente l’aver rinnovato l’immagine del Partito democratico. D’altra parte il giovanilismo e il culto della bellezza rientrano a pieno titolo nel renzismo. Anche l’ex segretario piddì Pier Luigi Bersani aveva intravisto le potenzialità di questa strategia. Tanto che, in piena campagna elettorale, aveva messo in naftalina Rosy Bindi e sguinzagliato nei principali talk show la bellezza acqua e sapone della Moretti.

Renzi ha fatto di più: ha pensionato i “vecchi” rottamando una politica che puzza di Prima Repubblica. “La Bindi è più bella che intelligente…”, aveva scherzato Silvio Berlusconi a Porta a Porta prendendo di mira il volto rosa dei vertici dem. Anche in quel caso fu una levata di scudi. Guai a toccare una donna di sinistra. Se, invece, è Mara Carfagna a prendere parolacce e insulti da Sabina Guzzanti, nessuna femminista però è disposta ad alzare la voce. Che il Cavaliere abbia un sano culto per la bellezza non è certo un mistero. Nei suoi governi hanno sempre lavorato ministre brave e belle. Perché la bellezza non è certo una diminutio. Per la sinistra, invece, una donna bella non può anche essere brava. Renzi ha dimostrato che l’assioma difeso dall’intellighenzia rossa è una boiata pazzesca. Così, fuori la Bindi e la Finocchiaro, dentro la Boschi e la Bonafè.

Ha fatto bene? Sulla bravura delle renziane non mettiamo la mano sul fuoco. Sulla bellezza certo che sì. D’altra parte, mentre il governo giurava al Quirinale, gli occhi degli italiani erano puntati sul neo ministro alle Riforme in tailleur blu elettrico. L’ex ragazza di Montevarchi, che Berlusconi definì troppo bella per essere comunista, oggi ha 33 anni e davanti a Napolitano si è presentata con tacchi vertiginosi. Alcuni quotidiani si sono interrogati sulle sue forme, altri hanno malignato sul decolleté eccessivo. In molti hanno anche pensato: “Se è brava quanto è bella, abbiamo fatto bingo!”. Che male c’è? Assolutamente niente. Da sempre bellezza e bruttezza sono armi micidiali. La cancelliera Angela Merkel è odiata dagli italiani perché ha attaccato ai loro risparmi imponendo una politica economica scellerata a tutta l’Unione europea. E il vezzeggiativo “culona” è quasi un modo carino per rinfacciarle quell’austerity che da anni ci taglia il respiro. Insomma, meglio ammirare il lato b della Boschi piuttosto che quello (molto chiacchierato) della Merkel. O no?

Nel genio del renzismo, come già nel berlusconismo, c’è l’alta comprensione di un ingrediente fondamentale: anche l’occhio vuole la sua parte. Il “pancione” della Madia è un messaggio tanto quanto l’avvenenza della Boschi, la giovane età della squadra (fa eccezione un solo sessantenne) è un ingrediente basilare tanto quanto la presenza sui social, il MacBook in bella mostra durante il dibattito sulla fiducia (il primo pc a finire sui banchi del governo) o l’aver sbianchettato le tristi consonanti Pd dalla campagna per le primarie. Insomma, il renzismo ha già avuto i suoi effetti benefici. Per dirla con le parole di Berlusconi: “Ha fatto fuori più comunisti Renzi in due mesi che io in vent’anni”. Fiction o realtà ?

5 Commenti

  1. Il ridicolo femminismo delle quote rosa, ha trafromato la politica occidentale (in particolare quella italiana) in una mega carnevalata di tr***.

  2. IO SO CHE CI VUOLE POCO, NELLA VITA, PER ESSERE VERAMENTE FELICI; TRE COSE:
    1) – RIPARARSI DAL FREDDO;
    2) AVERE DI CHE MANGIARE;
    3) AVERE DI CHE BERE.
    LA TERZA E PIU’ IMPORTANTE REALTA’ E’ CHE BISOGNA VIVERE COME SE FOSSE LULTIMO ISTANTE DELLA TUA ESISTENZA.
    SHALOM

    P.S. QUESTO SFONDO SCURO SI CONFA’ CON IL MIO GUSTO E DIREI CHE POCO CONTA ESSERE BRAVI A SCRIVERE; QUELLO CHE CONTA E’ FARE!

  3. Attendo con ansia le elezioni p.v. per votare Berlusconi sempre che mi prometta di mettere come ministra degli esteri la Minetti, una ragazza dotata, di madrelingua inglese, quanto mai adeguata a quanto richiesto nel ruolo.

  4. Se vogliamo parlare di apparenza, sono in sintonia con lei; nulla è vero di quello che appare soprattutto in Politica.
    La Gente del “Quartiere” sa giudicare più che dall’aspetto dai fatti e quello che ha subito notato è che il Cast del Governo Renzi è tutto a spese dello Stato, come quei Film che non appariranno mai sul grande schermo; servono soltanto per far mangiare registi e commedianti.
    Se solo fosse vero Renzi tempo tre mesi ed è già cotto e mangiato dato che nessuno lo rimpiangerà per le cose buone che non avrà fatto; Sono realista e non vedo niente di buono all’orizzonte tranne nuvoloni ed esondazioni a non finire (parlando metaforicamente di tempo). Shalom

  5. Per quanto riguarda la Boschi callipigia, non comment, merita tutta l’attenzione.
    Per Marianna Madia, bèh, poverina, quanto ad arrembaggio arrivista, meglio che vada ad esercitarsi nella profonda pampa argentina, per l’aspetto invece va bene come quadretto riempitivo in un galleria di opere rinascimentali di mezzo tono.
    Per chi non conoscesse il greco: callipigia = dalle belle natiche.

Comments are closed.