La nuova vita del fondatore della PFM tra installazioni e volumi didattici.
di Angelo Crespi
L’arte visiva ha sempre guardato alla musica con giusta reverenza. Il potere della musica di evocare sensazioni, al di là delle immagini, è stato studiato da schiatte di pittori e filosofi. Pensiamo a un grande come Vasilij Kandinskij che, fondando l’astrattismo, punterà sulla capacità dell’arte, al pari della musica, di esprimere sentimenti senza riprodurre la realtà. O alle grandi prove di Matisse, quando componendo la sua “Danza”, sulla scorta delle teorie vitalistiche di Bergson, riuscirà nell’intento di far davvero danzare le sue archetipiche figure al ritmo di una melodia che non sentiamo, ma presagiamo. Detto questo, sono stati numerosi anche gli artisti che si sono dedicati al suono: ultimo, Pietro Pirelli da anni impegnato con le sue “pietre sonore” a costruire un interessante percorso tra arte, performance, musica.
Franco Mussida, musicista di vaglia, è partito dal lato opposto, realizzando una serie di opere/installazioni che ridanno formalmente la visione dei suoni, o meglio degli intervalli: cioè la distanza tra due suoni o tra due note, intervalli che generano, in modo archetipico, le emozioni nell’ascoltatore e che sono paragonabili ai colori per il pittore. Le sue sculture sono dunque una sorta di diapason che restituiscono al fruitore l’esperienza primordiale (gioia, inquietudine, dolore…) legata a ogni singolo intervallo, così che “non c’è alcuna differenza – sostiene lui – tra la malinconia di un metallaro e quella di una signora di buona famiglia che stravede per Chopin, ciò che eccita l’uno e l’altra è un potere comune oggettivo racchiuso in entrambi i generi”. Un lavoro frutto di lunghi studi, esperienza musicale, acume filosofico, e capacità di racchiudere il tutto in un modello espressivo in grado di soddisfare perfino l’occhio, oltre che l’udito e la mente. E che adesso può essere compulsato nel libro catalogo “La musica ignorata” (Skira editore, 2013).
A proposito, per i pochi che non ricordassero: Franco Mussida, classe 1947, è uno dei fondatori della mitica Premiata Forneria Marconi (PFM), ha collaborato con De Andrè, Battisti, Guccini, Celentano… Da molti anni, alla professione di musicista e all’insegnamento ha affiancato un’attività sociale legata al mondo del disagio e delle carceri e su come la musica può educare alla vita.