Maniamuni (“diamoci da fare”) è già cult !

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Oltre 70 attori in scena nel divertente spettacolo di Sergio Crocco sul “cosentino medio”.

di Antonio Sergi

Identità. Senso di appartenenza. Condivisione dei propri pregi ma soprattutto dei propri difetti. Quelli che rendono umani. Diversi ma anche uguali agli altri.

Prosegue senza sosta tra gli applausi e l’aggregante armonia artistica, “Maniamuni” (in dialetto cosentino “sbrighiamoci”, “diamoci da fare”), la rappresentazione teatrale realizzata dallo scrittore Sergio Crocco, tratta dall’omonimo libro del poliedrico artista calabrese.

“Maniamuni”, uno spettacolo nel quale si susseguono molteplici conversazioni. In tutto 27 episodi che narrano le più disparate storie di Pilerio Petramala, il “cosentino medio”, quello che tutti conoscono e che probabilmente è insito nell’animo e nelle gesta di ognuno. Oltre 70 attori sulla scena, professionisti e non. Si intervallano le più variegate personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello sport ma anche gente cosiddetta comune. Tra i tanti protagonisti, gli esperti attori Nunzio Scalercio e Pasquale Anselmo, la giornalista ed antropologa Geneviève Makaping, il cantautore Dario Brunori, ma anche l’ex calciatore Stefano Fiore ed il celebre Nicola Savino. Tutto questo, presentato dalla giornalista Francesca Caruso,  in un’atmosfera semplice, naif.

Più di due ore di intrattenimento. “Maniamuni” diventa opposizione ad un certo modo di concepire il teatro. L’essenziale è concentrato in intensi ma leggeri e divertenti componimenti dialogici dove gli episodi della vita di tutti i giorni tra problemi e piccole gioie, fanno da cornice al dipinto dell’esistenza, con la semplicità e con l’amore. Con il necessario. Con quello che dovrebbe essere e molte volte non è.

Un progetto che nasce dalle idee e dall’impegno dei volontari dell’Associazione “La terra di Piero” con il nobile intento raccogliere fondi per realizzare il sogno del giovane Piero Romeo (morto a causa di una grave malattia), ovvero la costruzione di pozzi nella Repubblica Centrafricana. Desiderio che Sergio Crocco, presidente dell’Associazione, si auspica di portare a compimento dopo le numerose opere già completate. Non solo, infatti, si vuole dare vita ad un altro fine estremamente solidare pianificando un parco giochi a Cosenza, accessibile a bambini e ragazzi diversamente abili. Una pratica costosa ma che non scoraggia Sergio Crocco, anzi, diviene motivo in più per sognare, agire, costruire. Per diventare modello, punto di riferimento, supporto.

Tutto questo è “Maniamuni”. Nella provincia bruzia non si parla di altro. Le repliche non si contano; di spessore anche le “trasferte” romane e milanesi che hanno riscosso ulteriori consensi. La cultura, la tradizione e l’amore verso la propria storia riescono a sconfinare quando ci si identifica, quando si è fieri del proprio essere, della propria terra. Quando si ha almeno una ragione. Qualcosa in cui credere.

Alla base di tutto la solidarietà e, ovviamente, l’ironia e l’autoironia, virtù necessarie per esistere. Consuetudini a testimoniare una quotidianità fatta di sacrifici e coraggio. Di forza. Per non arrendersi ai tempi bui cercando sempre un motivo in più. Attraverso l’impegno, le lotte e la condivisione.